Le novità e le caratteristiche di questo nuovo misuratore di potenza sono consultabili presso il sito ufficiale: https://cycling.favero.com/it/assioma
Ringrazio quindi Favero per l'opportunità e la fiducia riposta nell'avermi concesso la possibilità di provare e testare in anteprima questo nuovo prodotto.
Sarà una EVOLUZIONE o una RIVOLUZIONE rispetto ai bePRO?
Seguite la recensione che aggiornerò di volta in volta in questo articolo per arrivare alle considerazioni e conclusioni in tal senso.
Per domande o altri quesiti questo invece il "post" di riferimento: https://www.facebook.com/massarob.info/posts/1536271276424448
Incominciamo!
UNBOXING
La prima novità , ossia l'assenza di necessità di procedure particolari di installazione dei pedali comporta una riduzione anche degli ingombri di imballaggio della confezione degli Assioma.I pedali richiedono solamente una chiave a brugola da 8mm (anch'essa fornita) per essere installati.
All'interno della confezione troviamo quindi i pedali (nella recensione nella versione DUO), i 2 cavi di collegamento per la ricarica già collegati a "forchetta" magnetica, alimentatore a muro e prese internazionali da poter abbinare, istruzioni e manuali, la sopra citata chiave da 8mm, distanziali (rondelle) da inserire SE NECESSARIO tra pedale e pedivella in fase di installazione, una coppia di tacchette Xpedo (rosse= equivalenti delle Look Keo grigie con 4,5° di libertà angolare).
All'esterno della scatola sono presenti i codici identificativi ANT+ e BTLE dei pedali così come il codice QR per scaricare l'app dedicata per la gestione dei pedali stessi. I codici sono presenti anche nel libretto dedicato incluso nella confezione.
Già identificate due novità non visibili "esternamente": il passaggio a flusso dati dual (una delle assenze potenzialmente "critiche" nella mia recensione di due anni fa) e la possibilità ora di poter gestire i pedali in modalità wireless. Le due cose non sono a caso menzionate ora assieme poiché la comunicazione tra app cellulare e Assioma avviene grazie al protocollo BTLE comune a tutti i cellulari/smartphone di nuova generazione.
Con i bePRO, l'utile ed efficiente software gestionale, richiedeva il collegamento fisico, tramite i cavi micoUSB-USB tra pedali/e e un pc/laptop/tablet con sistema operativo Windows. Questo poteva essere un limite soprattutto in caso di necessità di modifiche "volanti" se sprovvisti dei sopra citati supporti informatici. Con uno smartphone è tutto più semplice e, volenti o no, ora ne abbiamo sempre uno in tasca.
La prima nota decisamente positiva risiede quindi nella ESTREMA facilità di montaggio: gli Assioma si montano e si smontano come qualsiasi altro pedale e non richiedono allineamenti tra pod e pedivella come accadeva per i bePRO. Una semplificazione notevole.
Rimanendo nella zona pedali/perno trovo con piacere un'ulteriore miglioria: nella recensione sui bePRO ero rimasto un po' scettico, sia pure rassicurato dai tecnici Favero, sulla poca "presa" (~3/4 filetto pedivella a seconda di come andava a posizionarsi il controdado di chiusura) tra corpo filettato pedali (filetto maschio) e pedivella (filetto femmina). Gli Assioma presentano un corpo filettato più esteso e, una volta installati, "utilizzano" per intero tutto il filetto del corpo pedivella.
Ciò che è rimasto sostanzialmente invariato rispetto ai bePRO è il corpo pedale e la meccanica/cuscinetti interni. Anche questa è una nota positiva. In due anni di utilizzo e "maltrattamenti" queste parti meccaniche non hanno subito danni né deterioramenti se non a livello estetico come è normale in un utilizzo comunque intenso.
Spostando l'attenzione oltre i pedali ed il perno ora è cambiato anche il pod, sia a livello macroscopico che a livello più "dettagliato".
E' sparita la presa microUSB, potenzialmente un punto debole per ingresso acqua o altro (in due anni con bePRO comunque mai avvenuto) per dare spazio ad una piccola piastra con due contatti.
Prima di ricevere gli Assioma presupponevo che il cavo di collegamento tra caricatore e pedali fosse "proprietario", in realtà si tratta invece di un comune cavo micoUSB-USB a cui è collegata la "forchetta" magnetica che permette quindi in maniera immediata e sicura (evitando per esempio di rovinare il collegamento microUSB nel pedale, fattore potenzialmente possibile con i bePRO) la procedura di ricarica.
In tema di ricarica: in due settimane esatte di utilizzo fino ad oggi (14 agosto) ho dovuto effettuare una sola ricarica a fronte di più di 40h di utilizzo (considerando anche le accensioni nei momenti in cui si sposta/lava la bicicletta) SENZA arrivare a ricevere alcun segnale di avviso di esaurimento batterie. E' stata esclusivamente una ricarica "di sicurezza" prima di una gara. Nei prossimi giorni potrò fornire ulteriori dettagli in tal senso ma appare notevolmente incrementata la longevità della carica mantenuta dalle batterie. Con i bePRO in genere arrivavo a 15-20h (quindi +/- una settimana) di utilizzo prima di ricevere l'avviso di ricarica.
Nei tempi di utilizzo batteria vanno SEMPRE considerati anche quelli di accensione e spegnimento che avvengono, è utile ribadirlo, anche nei momenti in cui si sposta la bicicletta (se vengono mosse le pedivelle e quindi accesi i pedali). Non sono quindi semplicemente le ore "pedalate". Il diametro del pod è stato ridotto di 3,5 mm passando dai 37 dei bePRO ai 33,5 degli Assioma. Questo accorgimento riduce al minimo le possibilità di interferenza tra suola scarpa e pod.
Rimane invece invariata la necessità di utilizzare tacchette Xpedo -come quelle fornite originariamente- o Look Keo originali. Esistono varianti (es Exustar) di tecchette PIENAMENTE compatibili Keo ma con tamponi laterali antiscivolo (in stile Shimano) che vanno in contatto con i pod. Queste ultime, è chiaramente espresso e ribadito nel manuale di istruzioni, vanno evitate.
Altro accorgimento e miglioria riguarda la scocca stessa dei pod che ora è più spessa e composta da una mescola meno "plasticosa" rispetto ai bePRO. L'accorgimento ha lo scopo di minimizzare l'insorgenza di danni estetici, questi ultimi invece abbastanza inevitabili sui pod dei bePRO.
Quindi effettivamente gli Assioma sono un prodotto "plug&play"? Ossia posso installarli e in poco tempo partire ed allenarmi?
La risposta semplice è sì.
Prima di passare a questa fase altri due dati e misure prima di passare alla "prima" installazione.
PESO
I Favero Assioma sono i pedali con misuratore potenza più leggeri sul mercato.Il singolo pedale Assioma pesa 150g
A differenza di bePRO 156g, Vector 2 176g e Powertap P1 220g.
E' quindi un aggravio di peso minimo considerando il peso medio di un pedale (110-120g) non "ultraleggero".
Alta misurazione riguarda il fattore Q ossia, in questo caso parlando di un pedale, di quanto si discosta il centro di esso dal punto di fine corsa filettatura del perno. Visivamente l'ingombro del pod porta ad aumentare, con un effetto ottico, questa misura. In realtà è del tutto in linea (54mm) con quella di altri pedali tradizionali. Questi 1-2 mm "a disposizione" in più evidentemente sono stati anche il motivo per cui è stato scelto questo pedale poiché appunto permette l'alloggiamento di tutto il sistema di batteria e invio dati (nella foto sottostante il pedale Xpedo "originale").
ATTIVAZIONE e INSTALLAZIONE
Il primo passaggio e novità richiede l'utilizzo della app su cellulare (iOS o Android) con Bluetooth alla versione 4.0 o superiore.
E' richiesta infatti l'attivazione del prodotto che determina l'avvio del periodo di garanzia. In assenza di attivazione i pedali non funzioneranno.
La procedura è immediata e guidata e richiede pochissimo tempo. La lente in alto a destra (vedi immagini successive) avvia il pairing tra app e Assioma.
Una volta conclusa l'attivazione è possibile interagire con tutte le parti e funzionalità della app.
Sono in ogni caso presenti tutte le funzioni e opzioni del software gestionale (solo per sistema operativo Windows) dei bePRO.
Il pannello "Device" fornisce informazioni sull'identificazione degli Assioma
Il pannello "Settings" permette di modificare: lunghezza pedivella (fondamentale per il corretto calcolo del dato potenza), apportare eventuali correzioni sul dato potenza se si opta per compensare eventuali sovra/sottostime, funzionalità di conversione tra DUO a UNO e viceversa.
Il pannello "Firmware" permette l'aggiornamento degli Assioma.
L'app si dimostra quindi ben fatta, chiara e completamente funzionale.
L'installazione non richiede alcuna descrizione particolare. Scordatevi operazioni di coordinazione nel serraggio di leva dedicata e chiave a brugola da 8 mm con contemporaneo allineamento con pedivella come con i bePRO.
Il pedale ora si avvita e si serra con una coppia di serraggio compresa da 35 e 40 Nm, ossia quella richiesta dalla maggior parte dei pedali. Tutto qui!
Sono presenti rondelle da utilizzare nel caso di pedivelle con sede rientrante: l'utilizzo di questi spessori è necessario per evitare il contatto tra il pod e la pedivella stessa. Deve essere infatti visibile una "luce" > 1mm tra faccia interna del pod e superficie esterna della pedivella.
Il notevole vantaggio degli Assioma consiste quindi nel poterli montare in pochissimo tempo e quindi, volendo, spostare anche su più biciclette. Ciò con l'estrema facilità , alla portata di tutti, con cui si smonta e monta qualsiasi tipo di pedale. Altro vantaggio è la non dipendenza da particolari sistemi (es. movimento centrale per misuratori in guarnitura o guarnitura per misuratore su pedivella sinistra).
Il tutto è velocizzato anche dalla procedura di "autotaratura interna". Ne parlo a breve. Prima vanno fatti pairing e zeroing (o zero offset).
Il pairing è la semplice associazione tra Assioma e dispositivo ricevente (es. Garmin o similare con protocollo ANT+ oppure dispositivo BTLE). Il pairing è stato sempre immediato anche provando diversi dispositivi.
Dopo il pairing si passa allo zeroing o zero offset (impropriamente e comunemente definito Calibrazione). Questo va effettuato SEMPRE dopo ogni nuova installazione (es. se si smontano e rimontano su altra bicicletta o se si smontano e rimontano, per esempio dopo un viaggio o per altro motivo) e, in generale, è consigliata prima di ogni uscita/registrazione.
Come nel caso dei bePRO, anche gli Assioma, sono provvisti di un'automatica compensazione al variare delle temperature (tra -10°C e +60°C).
Per evitare problemi nello zeroing è sempre consigliato disattivare tutti i dispositivi non in uso (rimando ad articolo specifico).
L'autotaratura interna: questa fase, a differenza della "calibrazione dinamica" necessaria con i bePRO (rimando a recensione), non richiede alcuna procedura particolare. Niente x pedalate all'indietro per entrare in questa modalità , niente xy pedalate comprese in un determinato intervallo di riferimento cadenza per poterla chiudere (e non sempre si concludeva correttamente!).
E' però consigliabile svolgere questa parte pedalando da seduti su terreno pianeggiante e regolare.
Effettuate una decina di pedalate si visualizzeranno i dati cadenza e potenza. Tutto qua.
L'autotaratura interna si avvia in automatico (e quindi senza controllo da parte dell'utente) dopo ogni smontaggio e re-installazione. E' evidentemente una semplificazione notevole...bastano infatti le poche pedalate sopra descritte per completarla.
Ora dalla teoria alla pratica: PROVE SUL CAMPO
Inizio col dire che sono pienamente soddisfatto e contento, dopo 3 settimane di utilizzo, del prodotto Assioma. Cercherò di dimostrare oggettivamente con dati e quanto necessario ciò che ho testato e positivamente osservato.
Alcune premesse:
Alcune premesse:
- nelle passate recensioni ero partito, come fanno anche in altri articoli di questo genere, da un raffronto con altri PM. Questo può avere dei limiti. In questo caso partirò da una comparazione generale dati passati e raffronto con dati Assioma. E' una procedura che dà un inquadramento generale da cui partire per un'attendibilità dei dati. E' ovviamente necessario confrontare prestazioni similari: in questo caso basandosi su valori massimali (MMP) e curva potenza tempo;
- come da punto precedente va SEMPRE tenuto in considerazione che misuratori posizionati in differenti parti della bicicletta (pedali, pedivella, guarnitura, mozzo) comportano una prossimità o distanza dal punto di applicazione delle coppie torcenti e quindi una naturale, sia pure minima, differenza tra loro. Comparare un sistema a pedali con un mozzo Powertap darà delle differenze così come il confronto tra pedali e un misuratore mono (es. Stages, 4iiii, pedali in versione PM "mono"). Con una comparazione su un più ampio database di dati è inoltre possibile anche raffrontare PM con MEDESIMA locazione e quindi Assioma con bePRO o Garmin Vector come di seguito esporrò. Confrontare due PM a pedali (o guarnitura o pedivella) in CONTEMPORANEA implica dei banali impedimenti "logistici" (il primo dei quali è avere 4 arti inferiori)!
- i pedali ASSIOMA nella versione DUO, come anche altri PM "a pedali" sono a tutti gli effetti DUE misuratori e questo comporta che i metrics di comparativa sx-dx (bilanciamento, efficienza, rotondità sono quelli non proprietari Garmin e visualizzabili con altri PM) non sono stimati ma effettivamente e singolarmente (lato sinistro e lato destro) misurati
- nella futura comparativa con Stages è importante sottolineare come il valore di bilanciamento (rimando a questo articolo) sia SEMPRE, non mi stancherò di scriverlo e dirlo a sufficienza, un parametro DINAMICO. Questo è legato a intensità (potenza), cadenza e stato di affaticamento. Questi 3 parametri fanno capo al reclutamento muscolare. In tal senso è quindi utile ricordare che TENDENZIALMENTE, nella (perfetta) macchina umana, a basse intensità e reclutamento fibre ossidative submassimale (sotto CP, sul significato e utilizzo di CP rimando ad altri articoli sempre presenti su questo sito) si esprime in genera una maggiore spinta dell'arto "più debole". Questo non deve apparire anomalo, siamo "programmati" per mantenere il massimo livello di autoconservazione e preservare, in questo caso, l'arto realmente dominante in caso di necessità . La vera "dominanza" in genere si visualizza infatti ad intensità prossime a CP (massimo reclutamento fibre ossidative) e oltre CP (massimo reclutamento fibre ossidative e incremento reclutamento fibre glicolitiche). Quanto appena descritto è graficamente visualizzabile con il, mi permetto questa attribuzione di nome, "chiasmo bilanciamento". Chiasmo (dal greco struttura a croce) indica proprio la X, l'inversione tra bilanciamento pre e post ~CP. In alcuni soggetti, come nel mio caso, si ha in genere un valore stabile 50-50 senza marcato "chiasmo" anche oltre CP. Questo andamento è stato confermato, nel mio singolo caso, da anni di dati registrati con differenti strumenti: Wattbike, Garmin Vector e bePRO.
Nei due esempi grafici, esempi di "chiasmo bilanciamento" con valori divergenti a basse intensità e convergenti in prossimità di CP |
DAL GENERALE AL PARTICOLARE: raffronto multipli PM, dati e Assioma
La prima comparativa che mostrerò oggi è il raffronto tra dati "pre Assioma" (fino a fine luglio 2017) e "dopo Assioma". Tutti i dati riguardanti Agosto 2017 sono dati registrati con i pedali Assioma. Tutti i dati precedenti hanno differenti "fonti": Stages, Garmin Vector e bePRO. La costante è la persona che ha "generato" i dati. Per mantenere un raffronto puramente strumentale (e non sulla prestazione) i dati presentati NON vengono ovviamente normalizzati su peso (W/Kg) ma sono valori assoluti (W).
Per semplificare parto da un report dati con alcuni MMP (quelli più significativi per i miei allenamenti e caratteristiche E quelli più prossimi a intensità CP o oltre CP ossia senza problema, nel mio singolo caso, di bilanciamento con misuratori mono, per esempio Stages):
Ciò che risalta come primo impatto è a) la linearità dei valori con lo "storico" passato b) l'assenza di "outliers" nel mese di Agosto 2017 (dati solo Assioma).
Più nel dettaglio comparando l'intera curva potenza tempo da "agosto 2016 a luglio 2017" con "agosto 2017 (dati solo Assioma)" la sovrapponibilità nel dominio temporale in cui vi sono stati sforzi massimali (contesto necessario per leggere i dati) ultimo mese vs. precedenti è notevole. Tale dominio è compreso tra 4 e 44'. Ossia le divergenze PRIMA e DOPO questo intervallo di tempo non sono "sottostime" dati....sono il frutto dell'impossibilità , "pratica", di effettuare, in 3 settimane, una mole di sforzi massimali (!), per altro in un periodo già denso di gare (vedi successivamente).
con scatter plot valori submassimali |
senza scatter plot |
SINGOLE PROVE
Salita MMP16, cosa osservare da questi grafici e dati?
Una delle prime uscite con gli Assioma sono state il banco di prova per un test su 16 minuti massimali. I valori ottenuti sono pienamente in linea con prestazioni recenti (registrazione con altro/i PM). Non vi sono quindi né sovra né sottostime confrontando quanto svolto e "rfilo prestazioni recenti".
I valori di bilanciamento su intensità SUPERIORI a CP (attualmente 330-335W) sono sui soliti riferimenti ossia vicini ad un perfetto bilanciamento 50:50 (come in questo caso E, per inciso, unica situazione in cui un misuratore mono non è affetto da sovra/sotto stima misurazione mono) o con variazione leggermente verso destra. Non si evidenziano situazioni di perdita di segnale dato potenza o cadenza.
Nel secondo grafico il raffronto tra valore registrato (linea gialla) e stima dinamica (in rosso). La latenza è sostanzialmente data dal fatto che tra i molteplici parametri per questo calcolo vi sono pendenza e velocità . La seconda, in assenza di sensore extra (qui non utilizzato) viene calcolata da GPS, la pendenza da variazione barometrica. Queste due variabili creano quindi qualche secondo di latenza e ritardo nel calcolo. Ciò che resta più rilevante però è a) la sovrapponibilità tra dato misurato e teorico (qui in assenza di vento a favore o contrario) b) il sostanziale parallelismo di andamenti e picchi
MMP(previsto)6 -fortunatamente meno di 6'!-, cosa osservare da questi grafici, video e dati?
Una prova ben più breve nel dominio "massimale aerobico" (teoricamente è un errore definirla potenza a Vo2max).
Oltre al grafico è presente un video.
In questa situazione ho effettuato un cambio guarnitura per poter eseguire questa "salita" (la principale del C.Italiano prof. 2016 prima del circuito finale) passando da una 52-36 ad una 50-34 così da poter usare interamente il 50.
Nessun problema nello smontare e rimontare gli Assioma in pochissimi minuti così come nessuna anomalia è stata presente in sede di autocalibrazione. Teoricamente sarebbe stato possibile evitare di rimuovere il pedale sx (la pedivelle è la medesima tra le due guarniture) ma per scrupolo e ripetere con correttezza l'autocalibrazione ho provveduto a suo smontaggio e ripetizione quindi effettiva di autocalibrazione. Consiglio di ffare sempre questo passaggio così da evitare "dubbi" sull'effettiva ripetizione dell'autocalibrazione.
Poco più dell'1% il divario qui tra stima (tanto più difficile tanto più sono brevi i tratti) e misurazione Assioma. Bilanciamento nei soliti riscontri quando il reclutamento muscolare è > CP. Nessun drop o cadute a zero dei valori potenza e cadenza. Nel video è anche interessante (l'ho inserito appositamente) la differenza di spinta sx-dx anche in funzione di curve e tornanti.
2 delle 4 gare svolte nel periodo 11-19 agosto, cosa osservare da questi grafici e dati?
Anche in questi due eventi, con risultati per altro pienamente soddisfacenti (LINK) i Favero Assioma si sono comportati egregiamente risultando un utilissimo e affidabile strumento. Come avvenuto anche in precedenti giorni a questi (11-13 e 16 agosto) ho provveduto a diversi cambi guarnitura e quindi al ripetersi, sempre senza alcun problema, della procedura di autocalibrazione.Prima delle future prove comparative e conclusioni alcune risposte a quesiti che ho ricevuto fino ad ora.
- Come si comporta la compensazione quota/temperature
Al momento non ho osservato né riscontrato alcun problema relativo a sovra/sotto stime legate a sbalzi o variazioni di temperatura. Tenendo sempre in considerazione quanto però qui indicato (LINK).
- Ci sono state situazioni in cui il dato non era attendibile o vi sono state visibili anomalie?
In quasi un mese di utilizzo quotidiano la registrazione del dato ha avuto un'unica (e brevissima, 9 secondi) interruzione. La evidenzio in grafico Strava qui sotto, più "chiaro" rispetto a GC.
Le cause possono essere multiple dalla strada sconnessa (qui in particolare) a qualche interferenza. Questo non si è mai più verificato in oltre 4 settimane di utilizzo.
-Sul fronte batteria come si comportano?
Sono stati caricati il giorno stesso in cui sono stati installati (1 agosto).
Successivamente in data 11/8 superando abbondantemente le 20h di accensione e senza ancora ricevere alcun avviso di ricarica.
La terza ricarica è avvenuta il 20/8 dopo 25h circa di accensione e ancora senza ricevere alcun avviso di ricarica.
Questa è la situazione dopo 9 gg -circa 20 h di accensione tra utilizzo e spostamenti- dall'ultima ricarica:
In un mese e con una media di 19h pedalate a settimana e una accensione (o più accensioni) QUOTIDIANE (lavo= sposto la bici tutti i giorni) i pedali hanno avuto "necessità " di 3 ricariche per altro tutte "preventive" e senza mai ricevere alcuna notifica di ricarica.
BLUETOOTH
Una delle "critiche" o per meglio dire, mancanze, indicate nella mia recensione (LINK) sul precedente prodotto Favero, ossia i pedali bePRO, era l'assenza di un doppio flusso di invio/comunicazione dati.
Era più una mancanza in ottica "futura" visto che nell'arco di questo periodo (ultimi 2 anni) quasi tutti i misuratori si sono adeguati a questa caratteristica. Così ha fatto giustamente anche Favero con gli Assioma.
Era più una mancanza in ottica "futura" visto che nell'arco di questo periodo (ultimi 2 anni) quasi tutti i misuratori si sono adeguati a questa caratteristica. Così ha fatto giustamente anche Favero con gli Assioma.
Non è una caratteristica "essenziale" ma può essere utile in assenza di un dispositivo ANT+ ricevente. Al momento infatti non vi sono protocolli BTLE specifici per il "trattamento e gestione" di questo flusso dati e in alcuni casi e/o in pairing con alcuni device (è stato il mio caso con un comunissimo cellulare Android) vengono sì riconosciuti entrambe i pedali (nella versione Assioma DUO, ovviamente) ma non vengono gestiti contemporaneamente. Questo varia a seconda di dispositivi e software ricevente.
Le prove effettuate, di seguito un esempio su breve registrazione parte di salita, sono state essenzialmente incentrate sulla possibilità di avere una doppia registrazione (ANT+ e BTLE) e quindi anche un "backup" dati.
Possedendo un cellulare che incorpora (non è ufficialmente comunicato ma è stata una piacevole sorpresa!) anche un chip ANT+ la gestione/associazione con BTLE è proprio l' "extrema ratio". ANT+ al momento fornisce notevoli più vantaggi rispetto a BTLE (es. poter fare pairing tra un PM e più dispositivi riceventi). Comunque la possibilità di una registrazione aggiuntiva..."non fa male".
registrazione ANT+ (presenza di dato e grafico bilanciamento) con Garmin 520 |
medesimo tratto salita, flusso dati BTLE (altimetria da cellulare) |
Differenze pienamente giustificabili (2W, riferimento W medi)
a) sempre differenze nel flusso/"gestione" e registrazione dati tra due (o più) device riceventi (ANCHE riceventi da stesso PM ANT+)
b) valore mono BTLE
Personalmente trovo quindi che, al momento, e considerando le differenze tra BTLE e ANT+, il VERO valore aggiunto della comunicazione in BTLE è quello di poter gestire via app i pedali mediante un cellulare; a differenza quindi di quanto avveniva con i bePRO che richiedevano
collegamento fisico mediante cavi USB tra pedali e computer e software specifico utilizzabile solo in ambiente Windows.
collegamento fisico mediante cavi USB tra pedali e computer e software specifico utilizzabile solo in ambiente Windows.
COMPARAZIONE TRA COMPARAZIONI
I primi dati disponibili, ancora prima dell'inizio di questa recensione sono stati forniti in anteprima da powermeter24: https://www.powermeter24.com/blog/en/review-brandnew-assioma-power-meter-by-favero/
La prova è decisamente solida e "superiore" a qualsiasi comparazione "intra" differenti misuratori poiché è stato adottato un ergometro professionale (Cyclus 2, in passato utilizzato anche da altre aziende -Power2max- per la valutazione delle proprie impostazioni di fabbrica).
Ho effettuato negli ultimi giorni alcune uscite comparative con Stages e Assioma in contemporanea. I limiti della misurazione mono sono stati descritti sopra, quindi la comparazione è stata possibile considerando:
a) la corrispondenza quando i valori di bilanciamento, dato registrato ovviamente da Assioma DUO, era prossimo al 50-50%
a) la corrispondenza quando i valori di bilanciamento, dato registrato ovviamente da Assioma DUO, era prossimo al 50-50%
b) la deviazione proporzionalmente a quanto variava il bilanciamento sx-dx a differenti intensità (reclutamento muscolare dipendente)
Nel primo scenario la deviazione dei dati è stata entro le aspettative con una differenza ad intensità prossime o superiori a CP (330-335W) nell'ordine dell' 1-2%.
Nel secondo scenario, ossia ad intensità inferiori/più blande e nel mio caso con un noto "sbilanciamento" verso l'arto sx oltre a tale differenza strumentale c'è stata quasi sempre una leggera (sempre nell'ordine dell'1-2%) differenza a sfavore di Assioma nel dato registrato. Semplificando ho visto una differenza che, OLTRE a prendere in considerazione la differenza di misurazione tra mono e Assioma ha dato qualche watt in meno (3-5W) in termini assoluti. Nulla di particolarmente anomalo considerando le differenze tra strumenti e loro punto di "lettura" forze e coppie torcenti.
Altre comparazioni, "intra" misuratori, per esempio quella pubblicata oggi (12/9) da DCRainmaker confermano quanto già sopra esposto. Gli Assioma si comportano egregiamente su tutto lo spettro di intensità . Non vi sono anomalie anche negli ultimissimi gg di utilizzo con maltempo e pioggia.
In un mese e mezzo di utilizzo intenso ho avuto solamente 2 "buchi" nei dati registrati: quello già sopra esposto e oggi un tratto di pochi secondi (3) in salta.
Altra piccola anomalia, marginale in un lasso di utilizzo così ampio è stato un artefatto su dato cadenza (153 rpm) in una fase di rallentamento e ripartenza dopo uno stop semaforico (dati di seguito).
CONCLUSIONI
Ad inizio recensione (mi) chiedevo se Assioma fosse una "semplice" evoluzione o una rivoluzione rispetto al suo predecessore ossia i bePRO.
Considerando le migliorie e la fascia di prezzo con cui Favero lancia questo nuovo prodotto mi sento di propendere per una "rivoluzione", per questi motivi:
- gli Assioma rimuovono del tutto i problemi di corretta e precisa installazione necessaria con i bePRO. Tale procedura ha messo in difficoltà alcuni utenti. Personalmente ho visto anche negozi (!) montare erroneamente questo prodotto. Gli Assioma si montano e smontano come qualsiasi altro pedale. La funzione di autocalibrazione non ha mai dato alcun problema pur smontando e rimontando il prodotto 10 volte (passaggio a differenti guarniture) in questi 40 giorni
- praticamente un raddoppio della durata della carica delle batterie con un sistema di ricarica (ad aggancio magnetico) che riduce/annulla le possibili infiltrazioni di acqua o polvere all'interno dei pod rispetto alla presa microUSB adottata in precedenza. Vi sono pro e contro sull'uso di una batteria ricaricabile rispetto a comuni batterie a bottone. Come esposto di seguito nella FAQ il poter mantenere completamente sigillato il pod è un vantaggio notevole rispetto alla scelta di batterie "usa e getta" e, personalmente, supera ogni possibile svantaggio di una batteria interna. Meno si "aprono e chiudono" questi vani batteria (ricordando primi power2max, Stages V1, ecc ecc...) e....meglio è!!
- il passaggio ad una comunicazione dual ossia affiancando il solido ANT+ a BTLE. Non vi sono reali "vantaggi" nell'uso quotidiano su strada MA l'introduzione di BTLE ha permesso di poter interfacciare e gestire più agevolmente i pedali con qualsiasi smartphone. Tale procedura richiedeva invece un pc, portatile o tablet Windows e collegamento fisico dei bePRO al dispositivo
- a differenza di quanto valutato sia nella recensione dei bePRO (LINK), che nei 2 anni a seguire (LINK) non ho osservato quelle "tipica" sovrastima legata ai bePRO. Tale tendenza appurata sia personalmente che nell'analisi di dati clienti era spesso nell'ordine del 3-5%.
I dati sopra presi come comparativi erano "passati" da una taratura bePRO con valore ridotto del 4.5%.
Inoltre anche in condizioni di variazione temperatura sia tra differenti giorni che all'interno dello stesso allenamento non ho osservato alcuna tendenza a deriva di sovra/sotto stima. Ovviamente in questo caso è sempre cruciale effettuare uno (o più) zeroing (rimando a ultimo link sopra)
I dati sopra presi come comparativi erano "passati" da una taratura bePRO con valore ridotto del 4.5%.
Inoltre anche in condizioni di variazione temperatura sia tra differenti giorni che all'interno dello stesso allenamento non ho osservato alcuna tendenza a deriva di sovra/sotto stima. Ovviamente in questo caso è sempre cruciale effettuare uno (o più) zeroing (rimando a ultimo link sopra)
- prezzo rimasto in linea con il predecessore. Un sistema a due pedali è a tutti gli effetti un REALE doppio misuratore (importante se si dà "rilevanza" a dati e metrics bilanciamento)
- Assioma è rimasto sulla "piattaforma" meccanica, ossia corpo pedale, del predecessore. Una scelta che reputo valida oltre che probabilmente necessaria per poter rifinire dimensioni (ora più ridotte del pod) e implementazione nuova batteria e hardware partendo da ingombri "noti". Vi è quindi piena compatibilità con tacchette KEO (senza protusioni laterali) con uno stack height in linea con le dimensioni di altri comuni pedali
- minimo aggravio di peso per un sistema dual; Assioma UNO "perde" parzialmente questo vantaggio rispetto ad altri misuratori mono
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FAQ
ricevute gentilmente e direttamente da Favero e che qui posto
Rispetto alla batteria ricaricabile integrata:
1)
Il monitoraggio affidabile della carica della batteria permette di
essere sicuri di avere il proprio misuratore di potenza pronto e
funzionante quando serve
Potrebbe
non essere evidente come gli altri vantaggi derivati dall'avere una
batteria incorporata, ma pensiamo che questo possa essere un vero e
proprio argomento decisivo per alcuni utenti finali che stanno ancora
valutando quale delle soluzioni di alimentazione adottate sui misuratori
di potenza risponda meglio alle proprie esigenze.
Avendo
una batteria ricaricabile incorporata, Assioma può offrire al ciclista
un monitoraggio affidabile e costante del livello di carica, evitando
così situazioni inattese e spiacevoli: ad esempio, trovarsi nel bel
mezzo di una gara/allenamento con la batteria improvvisamente scarica e,
di conseguenza, perdere parte dei dati di potenza di quella sessione.
Infatti,
se avessimo optato per batterie sostituibili, non saremmo stati in
grado di essere altrettanto precisi su questo fronte poiché il profilo
di scarica delle batterie sostituibili varia notevolmente, non solo a
seconda del tipo (litio, alcalino, ossido d’argento, ecc.) ma anche
secondo il loro produttore. In altre parole, un dispositivo che utilizza
batterie sostituibili non può che fornire indicazioni approssimative
sul livello di carica (e sopratutto sul tempo di riserva rimasto da
quando appare il segnale di "batteria quasi scarica") perché esiste
un'impossibilità oggettiva di prevedere quale tipo / marca di batterie
l'utente finale userà . Come esempio, abbiamo allegato a questa email le
schede tecniche di alcune comuni batterie sostituibili; il grafico
cerchiato in rosso mostra una notevole differenza del profilo di scarica
tra una batteria e l'altra.
Per
quanto riguarda Assioma, il livello di carica viene misurato
accuratamente e può essere sempre controllato tramite l'app con una
barra indicante il livello di batteria. Inoltre, il ciclista può contare
sempre sull’invio tempestivo del segnale di "batteria quasi scarica"
inviato al ciclocomputer, che segnala ben otto ore di tempo residuo
prima che la batteria si scarichi completamente. In altre parole,
conoscendo l'unico tipo di batteria utilizzata da Assioma, sappiamo con
precisione come si comporterà in termini di tempo e prestazioni.
Infine,
se si ha bisogno di una maggiore autonomia della batteria o di una
ricarica di emergenza, si può ricaricare Assioma ovunque con un comune
powerbank o qualsiasi porta USB.
Riguardo
al suo articolo, abbiamo notato che ricarica molto spesso la batteria -
sicuramente è una buona abitudine; vorremmo comunque assicurarle che
che non c’è nessun problema anche a ricaricarla meno frequentemente.
Prima di tutto perché le 50 ore di autonomia dichiarate sul manuale sono
stato stimate a difetto (da test interni abbiamo visto che può
raggiungere circa 65 ore).
Poi,
è vero, nel manuale consigliamo di caricare Assioma senza aspettare che
la batteria sia completamente scarica: ma non c'è da preoccuparsi,
questa è una misura largamente preventiva e serve a evitare problemi
dovuti all’auto-scaricamento (comune a tutte le batterie agli ioni di
litio) nel caso Assioma non venisse usato per un lungo periodo: ma
parliamo di settimane, mesi di inutilizzo. Quindi per chi si va
frequentemente in bici questa preoccupazione è veramente marginale.
2) Nessuna batteria da sostituire: molte preoccupazioni in meno per l'utente finale
L'apertura
di un vano batteria comporta una maggiore vulnerabilità di tutti i
componenti elettronici. Non solo esiste il rischio che le guarnizioni
non garantiscano la loro impermeabilità nel tempo, ma anche che le molle
che sostengono la batteria finiscano con avere un cattivo contatto
dovuto all'ossidazione o a spostamenti causati dalle continue vibrazioni
che normalmente si hanno durante una corsa. Questo
problema potrebbe non essere evidente adesso, ma sono sicuro che sia
già accaduto anche a lei, con altri prodotti con batterie sostituibili,
di aver dovuto spostare / girare le batterie un paio di volte in modo
che i contatti tornassero a funzionare.
La
soluzione di batteria incorporata è quindi un'ottima soluzione per
evitare queste inutili preoccupazioni per l'utente finale. La batteria
Assioma è testata singolarmente prima di essere saldata direttamente al
circuito e infine resinata: virtualmente immune da questi problemi
causati da vibrazioni, impatti e acqua.
3) Stack Height
Assioma ha la migliore altezza dello stack di tutti i misuratori di potenza su pedale ora disponibili: 10,5 mm.
Alcuni costruttori di pedali affermano che più il piede è vicino al
perno, più efficacemente la potenza verrà trasmessa alla pedivella.
Inoltre molti ciclisti dicono che uno stack height più ridotto permette
di avere un pedalata più fluida e naturale.
4) Manutenzione facile e poco costosa per l’utente finale:
L'ultimo
punto riguarda alcune delle principali preoccupazioni degli utenti
finali; ossia i possibili danni in caso di incidente:
- In caso di incidente potrebbero danneggiarsi anche le parti elettroniche?
- Devo rimandare il prodotto al produttore per la riparazione o la sostituzione?
- È costoso sostituire o riparare le parti danneggiate?
Qualsiasi
corpo pedale è chiaramente più esposto di un perno, ed è quindi la
parte più vulnerabile in caso di un incidente. Per questo motivo abbiamo
deciso di non mettere alcuna componente "preziosa" nel corpo pedale di
Assioma (cioè non c'è elettronica in esso) e questo lo rende una parte
semplice e poco costosa da sostituire, se necessario.
Infatti,
vogliamo permettere che il ciclista, se vuole, possa essere il più
autonomo possibile nelle piccole operazioni di manutenzione; il che
significa che lui/lei non avrà bisogno di inviare il prodotto a noi, né a
un meccanico specializzato, per ogni piccola cosa. Ci
piace l'idea che gli utenti di Assioma possano sentirsi in grado di
prendersi cura del proprio misuratore di potenza da soli, se lo
desiderano. Naturalmente, per l'utente finale questo significa anche
nessuna perdita di tempo per la spedizione dell'unità da riparare e per i
normali tempi d’attesa per l’assistenza dal produttore.
Si possono cambiare anche i cuscinetti?
Sì, anche se Assioma utilizza cuscinetti sigillati a cartuccia di
alta qualità , gli utenti finali possono sostituirli o lubrificarli
facilmente da soli, poiché il corpo pedale può essere rimosso come uno
normale.
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PREZZO (aggiornamento dopo 23/11/2018)
Il prezzo di vendita al dettaglio che viene suggerito al Rivenditore e che viene anche da noi applicato è:
per spedizioni all'interno dell'Unione Europea
Assioma UNO €445.00 IVA inclusa
Assioma DUO €695.00 IVA inclusa
Assioma UNO €445.00 IVA inclusa
Assioma DUO €695.00 IVA inclusa
per spedizioni al di fuori dell'Unione Europea
Assioma UNO €364.00 IVA esclusa
Assioma DUO €569.00 IVA esclusa
Assioma UNO €364.00 IVA esclusa
Assioma DUO €569.00 IVA esclusa
Questi
nuovi prezzi suggeriti saranno pubblici a partire da venerdì 23
novembre e verranno poi mantenuti tali anche dopo questa data.
Se
nelle vostre recensioni menzionate i prezzi di vendita, dove possibile,
vi chiediamo la cortesia di aggiornarli. Per noi è molto importante il
vostro contributo.
Questa
email potrebbe anche terminare qui, ma se avete piacere di sapere i
motivi di questa scelta e approfondire alcuni aspetti tecnici di
Assioma, allora siamo felici di parlarvene di seguito.
Perché abbassare il prezzo di Assioma se è già il più basso nel mercato dei power meter su pedale?
I
maggiori rivenditori di power meter ci confermano che Assioma risulta
essere il power meter sui pedali più venduto, ma gli stessi ci
confermano anche che il numero di ciclisti che decidono di acquistare il
power meter aumenta di molto con la diminuzione dei prezzi.
La nostra scelta di abbassare il prezzo avviene per i seguenti motivi:
- Abbiamo ulteriormente ottimizzato il processo produttivo: la nostra soluzione tecnica di resinare ermeticamente tutto il sensore intorno al perno del pedale (soluzione coperta da più brevetti), porta ad un semplice e conveniente processo produttivo.
- Siamo convinti che la riduzione del nostro profitto unitario venga premiata dall'aumento delle vendite.
- Nonostante Assioma sia noto nel settore per il tasso di guasto eccezionalmente basso; ora siamo riusciti quasi ad azzerarlo.
Desideriamo evidenziare che Assioma continua ad essere rigorosamente Made in Italy!
Molti ciclisti stanno aspettando un power meter dal costo contenuto e semplice da installare, come è quello sui pedali.
Siamo convinti che Assioma possa essere una buona risposta.
Siamo convinti che Assioma possa essere una buona risposta.
C'è il rischio che il basso prezzo svaluti Assioma?
E' usuale per tutti pensare che prodotti a basso prezzo siano più scadenti e quindi il rischio c'è.
Per di più Favero Electronics, che è entrata nel mondo del ciclismo da solo 3 anni, ha un brand meno forte rispetto a famose aziende note da molti anni.
Per di più Favero Electronics, che è entrata nel mondo del ciclismo da solo 3 anni, ha un brand meno forte rispetto a famose aziende note da molti anni.
Possiamo
però dire con un certo orgoglio che progettiamo prodotti elettronici da
più di 30 anni e pensiamo che questo si sia notato: sia bePRO che
Assioma sono prodotti che sono stati da subito ritenuti dal mercato
affidabili, fin dall'inizio delle vendite, cosa che non è scontata anche
per aziende con esperienza.
Siamo convinti che il tempo ci premierà .
Riguardo alle caratteristiche, perché scegliere Assioma?
Siamo
convinti che Assioma sia un power meter su pedale unico e, soprattutto
per alcuni aspetti, ineguagliato. Più concretamente:
- Assioma è l'unico che racchiude ermeticamente tramite resinatura tutto il sensore intorno al perno pedale. Non vi è nessuna guarnizione o sportello di accesso alle batterie e questo previene completamente i possibili problemi dati da umidità , infiltrazioni di acqua o dislocazione della batteria.
- Assioma ha il corpo pedale facilmente sostituibile o manutentabile dal ciclista o dal suo meccanico. Non contiene nessuna parte elettrica o elettronica.
- Assioma è il più leggero di tutti (meno di 300g per entrambi i pedali).
- Assioma ha lo stack height più basso di tutti (10,5mm).
- Assioma
è l'unico che dispone di un giroscopio il quale permette una misura
precisa della velocità angolare e quindi un corretto calcolo della
potenza. Questa è una caratteristica molto importante, che a nostro
parere viene sottovalutata. E' inutile parlare di precisione del
1% se poi può esserci, a seconda di vari fattori, un ulteriore 1,5%
causato da un errato calcolo matematico della potenza che non tiene
conto della variazione della velocità angolare ma solo della sua media
nel giro. Se poi si utilizzano corone ovali tale errore può diventare
del 4-5%. Abbiamo fatto una approfondita analisi a riguardo, che è
disponibile qui: https://drive.google.com/
drive/folders/ 0B9eqhFasXEIqU3llQVRYT3FnWGs
- Assioma
ha una batteria al litio ricaricabile. Molti apprezzano tale
caratteristica mentre altri la ritengono poco importante. Sarebbe stato
più economicamente conveniente per noi utilizzare una batteria
sostituibile e desideriamo darvi alcune motivazioni della nostra scelta
di utilizzare la batteria ricaricabile:
- Si eliminano tutti i contatti delle batterie sostituibili. Il pedale è una parte in movimento, soggetta a continue vibrazioni. Utilizzando le batterie sostituibili sono presenti vari contatti su ciascun pedale e basta che ci sia un solo cattivo contatto su uno solo dei 2 pedali per creare problemi.
- Si eliminano gli sportelli di accesso alle batterie e le relative guarnizioni che col tempo possono creare problemi.
- Non si devono acquistare batterie. Zero costo, zero tempo per acquisto e sostituzione, zero smaltimenti.
- La durata è di molti anni. Dopo 500 ricariche rimane ancora l'80% della capacità . Per una ricarica viene dichiarata una durata di 50 ore, anche se in realtà può superare le 60 ore. Se un ciclista utilizza Assioma per 15 ore a settimana, può effettuare una ricarica ogni 3 settimane e quindi solo 17 ricariche/anno. Purtroppo, quando si parla di batterie al litio, spesso si fa riferimento a quelle degli smartphone per le quali dopo 2 anni si nota una consistente diminuzione delle loro capacità , causata dal fatto che usualmente avviene una ricarica al giorno.
- Assioma è molto robusto e affidabile. Questo grazie al fatto che il sensore e completamente incapsulato nella resina, senza sportelli o guarnizioni e quindi non risente di umidità e vibrazioni.
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Proseguono gli aggiornamenti per quello che reputo senza dubbio il miglio misuratore sul mercato sia per funzionalità /portabilità che rapporto qualità /prezzo.
Anche questo dato da Google Trends conferma come questo misuratore sia tra i più ricercati ed apprezzati https://youtu.be/sgKfS85mMQo?t=70
Dopo l'importante aggiornamento IAV con il precedente Firmware (rimando a https://cycling.favero.com/it/blog/tech-tests/whats-iav-power) Favero rilancia questo prodotto con un ulteriore aggiornamento (Firmware 4.0) con queste nuove funzionalità :
-Nuove metriche
Le nuove metriche, incluse nell’offerta delle IAV Cycling Dynamics di Assioma, sono lo IAV Power Phase e lo IAV Rider Position. Saranno disponibili sia per Assioma UNO che per Assioma DUO col nuovo firmware 4.0 .
In sintesi, lo IAV Power Phase indica il segmento di un giro di pedalata in cui viene prodotta una coppia positiva, ovvero, la forza propulsiva che spinge in avanti la bicicletta. Inoltre, viene anche indicato un sub-segmento del Power Phase corrispondente al Picco (Power Phase Peak), ossia la parte in cui si concentra maggiormente la produzione di potenza.
La metrica IAV Rider Position mostra il tempo passato da seduto o in piedi sui pedali.
Osservando i dati di Rider Position in post allenamento, si possono riscontrare eventuali preferenze per una delle due posizioni durante salite, sprint o qualsiasi altro segmento specifico dell'uscita registrata.
Queste due metriche sono la versione standardizzata e "aperta" delle omonime Dinamiche di ciclismo (Cycling Dynamics) di Garmin. Ma c'è una sostanziale differenza: nel caso di Assioma, le misurazioni si avvalgono del sistema IAV Power.
Grazie all’esclusivo sistema IAV Power e al giroscopio integrato, Assioma misura l’effettiva velocità angolare istantanea di ogni giro di pedalata. Questo, oltre a garantire precisione nel calcolo della potenza, può essere sfruttato anche nella
misurazione di metriche avanzate come il Power Phase. Sì, anche in questo caso il giroscopio integrato di Assioma fa la differenza!
Articolo di approfondimento: https://cycling.favero.com/it/blog/tech-tests/iav-cycling-dynamics
Come procedere ad aggiornamento Firmware: https://cycling.favero.com/it/blog/tech-tests/come-aggiornare-il-firmware-di-assioma
Ci saranno altre dinamiche avanzate in futuro?
Per il momento, abbiamo deciso di non includere la dinamica PCO, poiché parte delle risorse che servirebbero a restituire questo parametro con una precisione tale da renderlo effettivamente utile per l'analisi della posizione del piede, sono
attualmente impiegate nel sistema di garanzia dell'accuratezza IAV Power.
Quindi, anche se tecnicamente possibile, abbiamo preferito non implementare questa metrica. Manteniamo invece tutte le risorse impiegate nel garantire l’accuratezza della misurazione della potenza con qualsiasi stile di pedalata. Riteniamo che questa sia la scelta migliore e più fedele al nostro motto “Ride Hard Facts”.
Nuovi corpi pedale
C'è chi preferisce una coppia di sgancio molto bassa e chi ne desidera invece una molto alta. Abbiamo ascoltato attentamente le esigenze dei nostri clienti ed abbiamo di conseguenza rivisitato il corpo pedale di Assioma dotandolo di una nuova molla che permette un ampia regolazione della tensione, da 8Nm a 20Nm!
Per la nuova molla abbiamo scelto il colore nero, che rende l'aspetto del corpo pedale decisamente più elegante!
Chi desiderasse sostituire i propri corpi pedale, lo potrà fare in autonomia acquistandoli sul nostro shop online.